All'indomani della liberazione le giunte provvisorie espresse dai partiti antifascisti e l'amministrazione alleata devono far fronte ad innumerevoli emergenze materiali, dal ripristino dell'acqua potabile alla riorganizzazione della vita civile.
Da una parte la cittadinanza esprime la gioia e il sollievo per l'avvenuta liberazione, dall'altra si fanno i conti con i morti civili e militari e con una violenza non ancora sopita.
Firenze si avvia così ad una stagione di ricostruzione civile e democratica, che assumerà tratti di grande vivacità nel quadro nazionale.
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