Sotto l'occupazione i cittadini sono esposti ad una violenza diffusa e quotidiana: le strutture della RSI e – specie dalla primavera 1944 - le forze tedesche procedono a numerosi rastrellamenti e retate, in cerca di uomini da arruolare o inviare al lavoro in Italia o nel Reich.
Si registrano uccisioni di civili inermi accusati di collaborazione con la Resistenza, ma anche operazioni a vasto raggio per reprimere l'attività delle bande partigiane in via di formazione.
Dal diario di Bernard Berenson
28 giugno 1944
Fino a tarda notte e stamane di nuovo fino alle sei si è udito il sordo rimbombo dei cannoni, e a momenti la casa ne era scossa. Ripenso alle sere trascorse nei quartieri orientali di Parigi durante la primavera del 1918, quando i tedeschi erano soltanto a una quarantina di miglia. I contadini di qui con i quali m'intrattengo ogni tanto sospirano sempre: "che finisca presto". In tutti questi anni di guerra non ho mai sentito esprimer loro l'augurio per una conclusione vittoriosa o comunque felice della guerra che erano costretti a combattere. […] L'altro giorno, lunghi e distesi su un marciapiede di Rifredi, furono trovati i corpi di due donne, e vennero riconosciuti come quelli di due ebree che erano state sequestrate dagli hitleriani. Sui declivi di Monte Morello, a poche miglia di qua, sono stati trovati i corpi di altre quattro donne. Dalle vesti apparivano persone assai benestanti. I loro visi erano stati deturpati cosi da renderli irriconoscibili.
© Firenze in Guerra - http://www.firenzeinguerra.com
La riproduzione delle immagini nel sito è subordinata alla richiesta agli enti prestatori